giovedì 15 settembre 2011

Quel che resta di un uomo che diventa papà

Non  mi sono mai lamentato della vita che faccio.
Custodisco gelosamente dei ricordi davvero belli che sono certo continueranno a farmi compagnia finché avrò un fiato di vita a colorarmi le guance, e molti altri ricordi continuerò a costruirmi giorno dopo giorno.
A volte penso a ciò che sono stato e mi stupisco sempre un pò di tutte le esperienze che sono riuscito a vivere.
Sono stato arbitro nazionale di pallacanestro e impiegato in una impresa di costruzioni.
Ho percorso in moto sterrati in Corsica e Grecia ad oltre 100 all'ora e sono stato impiegato della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ho lavorato con Gino Giugni ed imparato a suonare la chitarra classica.
Ho tenuto un blog sotto falso nome ed ho tenuto il timone di una nave mercantile.
Ho avuto un'auto con le portiere che si aprivano solo dall'esterno e sono stato funzionario dell'Unione Europea.
Ma per la maggior parte dei miei vicini di casa di oggi non conta quel che sono o quel che sono stato, per la maggior parte dei miei vicini sono solo il papà di Anna.
Ed in pieno cuore va bene così.

1 commento:

locodelpaìs ha detto...

E segretario sindacale te lo sei scordato??? Poffarbacco...
Però non male l'auto con le portiere ad apertura solo esterna ;-)...