martedì 17 ottobre 2017

Cosa fa mamma se la barba di papà punge?

Il piccolo, cinquenne, si agita nel suo lettino e non riesce a prendere sonno.
A un certo punto si rialza per andare a prendersi un bicchiere d'acqua, così facendo si strofina contro il mio viso e la mia barba sfatta come me.
"Papooo, come pungi. Se pungi così tanto fai male a mamma quando la abbracci! E così lei si trova un altro maschio"

Maschio?
"Piccolo, che scelta linguistica arcaica!"

"Prendo l'acqua e arrivo"

Vabbè dai che ora si dorme

lunedì 16 ottobre 2017

Passeggiata a Monterano vecchia dal sentiero della Cascata della Diosilla con quattro bimbi tra i 5 ed i 7 anni.

Gita effettuata ad inizio ottobre, tempo caldo considerata la stagione, abbigliamento leggero e scarpe da ginnastica, le felpe sono rimaste spesso negli zainetti, indosso ai bimbi un giacchino leggerissimo.
Tempo complessivo di percorrenza quasi 5 ore incluse soste, picnic, foto e chiacchiere.
Tempo effettivo di camminata poco superiore alle 2 ore e mezza segnalate nel percorso disponibile sul sito della Riserva di Monterano.
Parcheggio molto facile direttamente all’inizio del percorso, sono presenti spazi attrezzati per il picnic.



Arrivare a Monterano vecchia è stato, per i miei bambini di 5 e 7 anni, una splendida avventura.
Il sentiero parte subito dopo il parcheggio della Diosilla, che è anche uno degli accessi all’area protetta della Riserva Naturale di Monterano. Sulla sinistra c’è una discesa in scalinata che permette di percorso proprio sotto la cascatella della Diosilla. Il percorso prosegue lungo il ruscello per circa 700 metri. Ai bambini sono piaciuti i ponticelli in legno, il passaggio sotto un grosso masso e la vicinanza del ruscello che continuava ad offrire saltelli d’acqua e scorci davvero belli.
Da non perdere gli accessi, chiusi e protetti, ad una miniera di zolfo e la particolare ricchezza faunistica del luogo.
In fondo al percorso si arriva in località Bicione, dove si vedono le ultime vestigia di una intensa attività vulcanica oggi fortunatamente decisamente ridotta, una polla d'acqua ribollente ed alcuni punti di emissione di gas.
Superate le zolfatare inizia la seconda parte del percorso, la salita fino all'abitato abbandonato di Monterano, il tracciato è segnalato con paletti rossi ma comunque è molto facile. Da tenere presente che la salita, pur essendo piuttosto breve, è abbastanza ripida da stancare un po', per carità nulla che abbia potuto mettere in crisi i piccoli caprioli ma tenete presente che si fa sentire.
Poco dopo la suggestiva tagliata etrusca si arriva all'antico abitato.
Noi ci siamo fermati per il picnic nello spiazzo dell’acquedotto subito prima di entrare nel paese.


Ai bimbi è piaciuto in particolare:
- l'atmosfera 'avventurosa' del sentiero
- le miniere, i primi metri sono accessibili
- il centro abitato di Monterano, ha una atmosfera davvero magica