Anzi per dirla con il mio piccoletto “in brazzo a papà”.
Non ricordiamo neanche più con certezza come sia nata questa
gag familiare ma dovrebbe essere venuta fuori due estati fa quando il
giovanotto allora poco più che duenne decise che si stava meglio in brazzo a
papà che sulla spiaggia.
Il risultato fu che io tornai a casa con il segno del ‘bradipo’
tatuato sulla lieve abbronzatura e una domanda da sfoggiare per farmi bello con
amici e conoscenti.
“Piccolo, qual è il posto più bello del mondo?”
E lui, con un sorrisone e le braccine tese al mio collo, “In
brazzo a papà”
Figurone assicurato.
Quasi quasi chiedo il riconoscimento dell’Unesco