giovedì 24 marzo 2016

Papi, voglio la coscia di cavallo

Qualche giorno fa il piccolo, poco più che treenne, mi ha trascinato davanti al frigo.
- Papi, voglio la coscia di cavallo
- Non ho capito bene, cosa vuoi?
- Voglio la coscia di cavallo, ieri mamma me ne ha dato un pezzetto, era buonissima


Buonissima lo ha detto con un numero imprecisato di s, diciamo tra le 6 e le 15, ma io insistevo nella mia totale incomprensione della richiesta.
In famiglia non siamo vegani nè vegetariani, ma non siamo carnivori appassionati, consumiamo carne ma in quantità davvero moderate. La mia mente è andata al ricordo di quando abbiamo fatto assaggiare una pasta al ragù di cavallo al piccolo, credo gli sia piaciuta, ma non credo si riferisca a quei rigatoni di settimane prima e ho forti dubbi sulla effettiva presenza nel mio frigorifero di una vera e propria coscia di cavallo.
Una coscia di cavallo nel mio frigo? Ma come ci potrebbe essere mai finita?

Apro il frigo
- Piccolo vieni in braccio, mi indichi la coscia di cavallo?
- Eccolo qui papi, è buonissima
mi dice, sempre in una pioggia di s, indicando con il ditino un pacchetto chiuso nella pellicola trasparente.

Lo poso a terra, prendo il pacchetto ed il coltello, lo apro e ne taglio una fetta generosa.

-Tieni, ti sei proprio meritato la tua fettona di CACIOCAVALLO

mercoledì 16 marzo 2016

Una bella pappeggiata

Al piccolo piace tanto andare a spasso con papà. Quando gira per il quartiere con la manina stretta nella manona di papà sembra più alto, e anche più grande.
Ormai non dice più 'pappeggiata' ma per noi il termine è restato in uso e quando torno dal lavoro e gli dico se gli va di uscire a fare due passi lo utilizzo sempre.
"Ti va di fare una 'pappeggiata' con papà?
E lui, raffreddore o tosse, pioggia o stanchezza, risponde sempre allo stesso modo
"Siiiiii, una pappeggiata"